Psicoterapia sistemico-relazionale
La psicoterapia sistemico-relazionale non nasce da una riflessione strettamente umanistica o filosofica. Essa è uno dei prodotti del radicale mutamento che il mondo della scienza ha visto durante tutto il ‘900: il tentativo di connettere tra loro discipline scientifiche che sino ad allora operavano in maniera totalmente indipendente l’una dell’altra. Questo con la volontà di non guardare più alla realtà semplificandola e spezzettandola nelle sue componenti, ma con il desiderio di costruire un sapere che potesse cogliere quella stessa complessità di cui ogni persona può fare esperienza vivendo.
La psicologia sistemica è figlia di questa prospettiva, e si occupa di guardare all’individuo non più come a una mente isolata, ma come a qualcuno impegnato fin dalla nascita in un costante intreccio con il proprio ambiente, la propria società e la propria famiglia, in un gioco di vincoli e possibilità.



L’importanza del contesto
Il contesto che ci circonda permette l’emergere di caratteristiche che non potrebbero mai costruirsi in solitudine, ma d’altra parte fissa alcuni limiti all’espressione delle nostre unicità. In questo gioco di equilibri i sintomi non appaiono più come espressione di un danno da riparare, ma possono essere intesi come un tentativo del sistema di conservare la propria stabilità, pur nella sofferenza.
Nella corso della terapia psicologo e paziente lavorano assieme per consentire l’emergere di quelle dinamiche e di quelle storie che mantengono la persona bloccata in un equilibrio ormai divenuto insoddisfacente, faticoso o doloroso, per poi costruire assieme storie che possono fare la differenza rispetto a quelle raccontate nel passato.

Di cosa mi occupo
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Difficoltà relazionali e comunicative
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Problematiche legate all’ansia
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Depressione e Disturbi dell’umore
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Difficoltà scolastiche
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Disturbi alimentari
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Disturbi psicosomatici